La nuova Istanbul: dalla rocca di Troia attraverso Costantinopoli

Una tappa obbligata per artisti da tutto il mondo

LUG 21, 2012 -

Istanbul (askanews) – L’Europa e l’Asia che si specchiano, un confronto non sempre pacifico, dai tempi di Troia passando per il cuore dell’impero bizantino e la capitale di quello del sultano. Prima di essere Istanbul era Costantinopoli, ma è sempre rimasta un delta ramificato di popoli e culture. Ponte ideale con l’Asia, Istanbul è esotica, possessiva come un’amante, spesso sfibrante. Anche per questo attira artisti da ogni parte del mondo.La dj berlinese Ipek sbarca a Istanbul per due mesi ogni anno. Come altri europei di origini turche è attirata dalle sue radici. Ma è anche in cerca di ispirazione.”Se vai a spasso per le vie di Istanbul ti accorgi che è un elettrochoc. Trasuda energia, a volte persino troppa, ma ti senti carica di voglia di fare”.La città è ricca di contraddizioni e di contaminazioni, un mix che scatena l’entusiasmo di una superstar statunitense del jazz come Marcus Miller:”Istanbul presenta un ampio spettro di ambienti diversi, quello della tradizione e quello della modernità, qui est e ovest si danno la mano. Tutto cammina e vive insieme. Un posto perfetto per creare musica”.A Miller sembra anche di scorgere suggestioni della sua New York negli scorci più intimi di Istanbul.”Le stesse diverse culture che si riuniscono, la stessa energia… Non riesci neppure a muoverti rapidamente a causa del traffico E somiglia un po’ anche a Parigi”.Un po’ New York, con un tocco di Parigi, dalla rocca di Troia al Tokapi del sultano, passando per i palazzi bizantini, Istanbul sta costruendo una nuova identità.(Immagini AFP)