La magia del Tour de France dal balcone di Sainte-Marie-de-Campan

Passa da questi Pirenei la tappa dura e terribile del Tourmalet

LUG 20, 2012 -

Sainte-Marie-de-Campan (askanews) – Sainte-Marie-de-Campan, aggrappata sui Pirenei, è un must del ciclismo. su queste strade di montagna che spesso si è giocata la storia di una delle più amate icone sportive mondiali e francesi: il Tour de France. La leggenda di Sainte-Marie si è costruita grazie anche a corridori di un’altra epoca, e di un altro pianeta, come Eugène Christophe. Nell’edizione del 1913 mentre arrancava da queste parti alla testa del gruppo spezzò le forcelle della bicicletta mentre scollinava il terribile Tourmalet. S’incamminò a piedi per diversi chilometri, in quei tempi eroici senza team di sostegno al seguito, e in questa fucina saldò di nuovo la bici spezzata. Riprese la corsa, ormai irrimediabilmente persa, solo per arrivare al traguardo.La leggenda di Eugène Christophe è entrata nella saga del Tour ma anche nella storia del villaggio di Sainte-Marie-de-Campan.Il colle del Tourmalet resta ancora oggi una sfida sfibrante nella torrida calura di luglio e il villaggio annidato a 2.000 metri diventa un balcone privilegiato per osservare la corsa.”Da queste parti il Tour è sacro. Quando la gente di qui va a lavorare il giorno della corsa è solo perché stanno lavorando per il Tour de France, non certo per andare al loro lavoro”.Giunge finalmente l’attimo della grande emozione. I due corridori in testa sfrecciano velocissimi attraverso il villaggio, inseguiti a breve distanza dal gruppo. Una manciata di istanti, consumati in un turbinio caleidoscopico di ruote, maglie, telai e auto di scorta, un sogno fugace in technicolor. Il Tour a Sainte-Marie-de-Campan è tutto qui. Ma è sufficiente per prenotare e pregustare l’appuntamento dell’anno prossimo.(Immagini AFP)