Sei mesi fa la tragedia della Costa Concordia al Giglio

La nave fa ancora da "scenario" alle vacanze dei bagnanti

LUG 13, 2012 -

Isola del Giglio (askanews) – Ormai quasi non ci si fa più caso: sei mesi esatti dopo il suo tragico naufragio, il gigantesco relitto della Concordia, a pochi metri dalla costa, è diventato un panorama quasi familiare per i bagnanti che affollano le spiagge dell’Isola del Giglio e per i bambini che giocano sulla sabbia. Erano passate da poco le 21.40 del 13 gennaio 2012 quando, con una sciagurata accostata all’isola, il capitano Francesco Schettino e il suo equipaggio condussero la nave ammiraglia della Costa Crociere dapprima a impattare con il fianco sinistro contro gli scogli e poi, ad arenarsi, come un capodoglio spiaggiato, a pochi metri dall’imboccatura dal porto. A bordo della nave c’erano 4.242 persone, tra passeggeri e membri dell’equipaggio: le vittime furono 32, tra cui una bimba di appena 5 anni; due salme ancora non sono state recuperate.Sei mesi dopo quella notte da incubo, i lavori per la rimozione di questo gigante del mare, proseguono con cautela. Al momento si sta cercando di togliere il frammento di scoglio in granito conficcato nel fianco della nave: una parte resterà al Giglio come “monumento” in memoria della tragedia.