Giulia Quintavalle: rabbia e volontà per rivincere sul tatami

La judoka medaglia d'oro a Pechino cerca la riconferma a Londra

LUG 10, 2012 -

Milano, (askanews) – Giulia Quintavalle a Pechino 2008 è stata la prima judoka italiana a conquistare una medaglia d’oro olimpica. Ma da allora la pressione psicologica di quella vittoria formidabile le ha tarpato le ali, impedendole di ottenere altri successi importanti ed è così precipitata al 10 posto del ranking mondiale.”Dopo Pechino è stata molto dura per me perché a riprendere da campionessa olimpica e partecipare alle gare ti senti un peso addosso perché magari vuoi dimostrare qualcosa e voui vincere per forza. magari prima eri più disinvolta perché non sono mai stata una delle favorite alle Olimpiadi”.Atleti che giunti al vertice delle competizioni non riescono più a trovare l’eccellenza della prestazione sono un fenomeno tutt’altro che raro nel panorama sportivo. La pressione improvvisa che si abbatte su un campione del mondo o una medaglia d’oro olimpica, la voglia di stravincere e di dimostrare di non essere stato un semplice “colpo della domenica” , possono stravolgere le reali capacità sportive. Spiega Felice Mariani, l’allenatore della Quintavalle:”Questo è un problema che purtroppo accade a tutti i campioni, in particolare a quasi tutti i campioni olimpici e lo possiamo vedere anche in altri sport”.Per uscire dal tunnel Giulia si sta allenando duramente 2 volte al giorno, cinque giorni alla settimana. Perché a Londra non vuole fare la comparsa. Ma lottare con le unghie e con i denti per riconfermarsi una judoka tutta d’oro. (Immagini AFP)