Duro colpo all’ndragheta, 36 arresti a Lamezia Terme

In operazione "Medusa" messa in ginocchio la cosca Giampà

GIU 28, 2012 -

Catanzaro, (askanews) – Duro colpo alla cosca Giampà, egemone del territorio di Lamezia Terme. Trentasei persone, tra cui tre donne ai vertici della cupola, sono state arrestate in nell’operazione “Medusa” su disposizione della Procura Distrettuale Antimafia. Le indagini hanno permesso di fare luce su una serie di danneggiamenti ed intimidazioni nei confronti di commercianti e imprenditori. Un buon risultato secondo il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, ma adesso bisogna lavorare sulla cosiddetta area grigia. “La criminalità organizzata riesce a infiltrare tutte le aree professionali. Nessuno, neppure noi magistrati, siamo immuni da questo rischio di infiltrazione”.All’operazione hanno partecipato 120 agenti della polizia distato, 100 carabinieri e 60 finanzieri. Unico neo di una giornata vincente per le forze dell’ordine e la legalità è stato l’arresto di un carabiniere. Secondo le indagini la potente cosca Giampà poteva contare su di lui per avere in anticipo informazioni sulle operazioni. Il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli. “Io credo che vadano estirpati questi gangli malati di istituzioni che nel loro complesso funzionano e che pregiudicano il lavoro dei colleghi e la loro incolumità”.