Ingroia: Mafia non è antistato, ma ha relazione con esso-VideoDoc

Confronto istituzioni-cosa nostra storia di tregue e trattative

GIU 14, 2012 -

Palermo, (askanews) – “La verità è che tutta la storia del confronto fra mafia e Stato non è una storia di guerra, ma di tregue e trattative. Lo Stato italiano, soltanto in brevi periodi e brevi parentesi in cui si sono create emergenze nazionali ed emozioni collettive all’indomani della stragi, ha creato una legislazione forte ed efficace. Ma erano semplicemente delle norme tampone mentre dietro le quinte già ci si dava da fare per stipulare una nuova tregua, un nuovo patto di connivenza”. Lo ha detto il sostituto procuratore di Palermo Antonio Ingroia, parlando della presunta trattativa che vent’anni fa vide seduti intorno allo stesso tavolo rappresentanti delle istituzioni e di Cosa nostra per porre fine a quella che fu la strategia della tensione caratterizzata dalle autobombe del ’92-’93.”La mafia – ha proseguito il magistrato -, contrariamente ai cliché e ai luoghi comuni, che la intendono come antistato, non è antistato, ma ha una relazione organica e stabile con gli apparati. Con le classi dirigenti del nostro Paese, locali e nazionali, e quindi in questo ambito, l’alternarsi di momenti di guerra e momenti di pace sono in realtà una sorta di braccio di ferro interno al blocco e al sistema di potere che ha governato il nostro Paese in senso economico, sociale e politico”.