Sisma Emilia, Squinzi: non c’è stata malafede degli imprenditori

La polemica è artificiosa, è stata una tragica fatalità

MAG 30, 2012 -

Catania, (askanews) – “Io personalmente sono incline, naturalmente col dispiacere per le vittime, a escludere la malafede da parte degli imprenditori”. Il terremoto che per due volte a distanza di dieci giorni ha violentato l’Emilia si è rivelato una strage di operai, sorpresi dai crolli mentre erano al lavoro nei capannoni. Se per le morti del 20 maggio si accettava di parlare di fatalità, con le vittime provocate dalle scosse del 29 l’appendice polemica sulla sicurezza di quei capannoni è stata immediata. Ma il leader degli industriali, Giorgio Squinzi, non ci sta a scaricare le colpe su quegli imprenditori.”Questa polemica si sta rivelando artificiosa, i capannoni erano in assoluta normalità la zona non era classificata come sismica. E’ dal 1570 che non c’erano più eventi sismici. Io sarei portato a definirlo una tragica fatalità”.