Palermo, frode milionaria a Fisco da trasportatori vicini a mafia

Cartello di autotrasportatori inquinava il settore

MAG 18, 2012 -

Palermo, (askanews) – Un cartello di cooperative inquinava il sistema degli autotrasporti siciliano. Una maxi frode scoperta dalla Guardia di finanza di Palermo che ha sequestrato 5 cooperative e un lungo elenco di beni: 99 automezzi adibiti a trasporto merci, 10 autoveicoli, poi terreni agricoli, 17 immobili e rapporti bancari per valore complessivo superiore a 62 milioni di euro, pari alle imposte evase. A questi vanno ad aggiungersi fatture per operazioni inesistenti per 120 milioni di euro. Erano oltre 180 i “padroncini” che operavano senza pagare le imposte e più di 1.000 i lavoratori impiegati in diverse aziende sul territorio siciliano ma formalmente assunti dalle cooperative che poi non versavano i contributi previdenziali ed assicurativi. Fra i soggetti coinvolti ci sono anche persone già arrestate per mafia e almeno due aziende che hanno avuto a che fare col giro di fatture false, riconducibili ai fratelli Graviano, i boss di Brancaccio.