Fattura elettronica, Icbpi: costi P.A. ridotti di due miliardi

Il presidente De Censi spinge per adozione: taglia costi e tempi

MAG 14, 2012 -

Milano, 14 mag. (askanews) – Un passo avanti nel processo di semplificazione e riduzione dei costi per Stato e imprese: dopo la posta elettronica certificata, la Pec, è il momento della fatturazione elettronica. Un progetto previsto dal decreto semplificazioni del governo, ma ancora non operativo: a spingere per l’adozione l’Istituto centrale delle Banche Popolari Italiane. La fatturazione elettronica obbligatoria nei confronti delle pubbliche amministrazioni, spiega il presidente Giovanni De Censi, ha vantaggi concreti. “La semplificazione dell’attività potrebbe ridurre i costi della pubblica amministrazione di oltre due miliardi di euro, e lo stesso risparmierebbero le imprese”.In attesa delle indicazioni ministeriali, De Censi invita a sensibilizzare il mercato sull’importanza dell’innovazione tecnologica. “Dalla nascita della fatturazione alla sua contabilizzazione, al trasferimento avviene tutto con un procedimento elettronico che semplifica moltissimo e riduce i tempi”.La fattura digitale è legata alla tracciabilità dei sistemi di pagamento, introdotta dal governo per agevolare la lotta all’evasione fiscale.