Milano (askanews) – “Nel nostro piccolo possiamo cambiare anche noi qualcosa”. L’unione fa la forza contro i matrimoni forzati, che costringono giovani straniere con la forza o l’inganno a tornare nei Paesi d’origine per sposare una persona che spesso neanche conoscono. l’appello di Stefania Rocca, attrice testimonial del progetto avviato da Actionaid e Trama di terre con il sostegno della Fondazione Vodafone Italia. Non esistono dati sulla diffusione del fenomeno, ma la pratica è molto diffusa in Europa. “Ci sembra così lontana ma in realtà è davanti a noi – dice l’attrice – me ne sono accorta perché ho incontrato una ragazza sul treno che stava scappando in lacrime, mi ha raccontato la sua storia, voleva evitare un matrimonio forzato”. Il progetto prevede la creazione di un network contro il fenomeno, iniziative di sensibilizzazione dei cittadini e pressione su governo e Parlamento perchè elabori strumenti legislativi a tutela di queste donne. Antonio Bernardi presidente della fondazione Vodafone Italia: “Stiamo cercando di capire – spiega – in che modo la tecnologia delle comunicazioni mobili possa dare aiuto a casi sociali difficili come la tutela di donne soggette a stalking o anziani con difficoltà di comunicazione”.