Roma, scontri del 15 ottobre: trovati pugni di ferro e machete

Maxi retata contro responsabili violente, 34 arresti

APR 20, 2012 -

Roma, (askanews) – Pugni di ferro, coltelli e machete: sono alcuni degli oggetti trovati dai carabinieri del Ros e dagli agenti della Digos nelle perquisizioni a carico di 13 persone che hanno partecipato alle devastazioni e ai saccheggi avvenuti nella manifestazione di Roma del 15 ottobre scorso. Tra i destinatari delle 13 misure cautelari eseguite ci sono ultras, tra cui il leader della curva nord di Roma, antagonisti, anarchici, esponenti del movimento di lotta per la casa, dei movimenti antifascisti e centri sociali. Tutti hanno un’età compresa tra 20 e 35 anni e sono conosciuti alle forze dell’ordine, anche per aver partecipato ad altre manifestazioni. Tra loro individuato anche il gruppo che danneggiò e dette fiamma al blindato dei carabinieri in piazza San Giovanni: due ultras romeni e cinque abruzzesi di Teramo appartenenti a movimenti di estrema sinistra, fra cui anche il leader del movimento antifascista della città. Le indagini sugli scontri di Roma nel complesso hanno portato a 34 arresti e perquisizioni, 50 denunce a piede libero, che si aggiungono alle 8 condanne già emesse con il rito abbreviato.