Tetti d’acqua e spazi aperti per gli edifici di Expo 2015

Il vincitore del concorso d'idee per le architetture di servizio

APR 12, 2012 -

Milano (askanews) – Tetti d’acqua, spazi aperti, colonne rastremate: elementi vitali e basso impatto ambientale per edifici che s’integrano nella natura con architetture asimmetriche e porticati che ricordano le stoà greche, tradizionali luoghi di passeggio e scambi culturali. Sono le caratteristiche del progetto che ha vinto il concorso d’idee per le architetture di servizio del sito di Expo 2015 che si terrà a Milano. Architetture che s’ispirano agli elementi tipici della pianura padana, come spiega Giancarlo Floridi dell’Onsitestudio, vincitore del concorso. “Alle risaie, del paesaggio lombardo e alle figure che il paesaggio è in grado di costituire”.Elemento dominante di questi edifici che ospiteranno ristoranti, bar, negozi, magazzini e locali tecnici, sarà l’acqua: ricoprirà i tetti e scenderà a cascata lungo i lati disegnando le facciate e rinfrescando gli ambienti. Una scelta di eco-sostenibilità che è soprattutto innovativa, moderna e giovane. Giuseppe Sala A.d. di Expo 2015.”Ci sono stati 86 progetti quindi abbiamo potuto scegliere tra tanti progetti, molti provenienti dall’estero; insomma un’altra conferma che i giovani avranno anche maggiori necessità, più bisogno di trovar lavoro ma rispondono e si avvicinano all’estero”.Gli edifici saranno 63 di varie dimensioni per un totale di 67mila metri quadrati e un investimento di 63 milioni di euro.