Lega: Maroni parla da leader, ma Bossi non abdica e replica

Abbracci e baci, ma nei discorsi restano le distanze

APR 11, 2012 -

Bergamo (askanews) – Ha parlato da vero leader Roberto Maroni, ma Umberto Bossi, sul palco dell’orgoglio leghista a Bergamo, ha dimostrato di non essere un re abdicante e, nonostante tutto, ha incassato il sostegno, non del tutto scontato, del popolo padano. E il bacio tra i due storici leader del partito, che resta l’immagine ufficiale della serata, non appiana del tutto le distanze, come alcuni passaggi dei discorsi hanno messo in luce. Se Maroni, infatti, ha detto chiaramente basta ai cerchi magici, Bossi, dal canto suo ha parlato ancora di complotti e ha negato l’esistenza del famigerato cerchio.Su Rosy mauro, poi, che Bossi ha comunque difeso, dicendo ai cronisti che “non ha fatto niente”, Maroni ha invece usato parole inequivoche: “Se non si dimette, la dimetteremo noi”.Insomma, l’incoronazione di Roberto Maroni, che qualcuno aveva già dato per sicura, ancora non c’è stata e tutto è rimandato al congresso, dove Bossi, secondo gli analisti, potrebbe sostenere Luca Zaia o addirittura ricandidarsi. E la partita resta aperta.