Campania, stretta sul credito mette in difficoltà le imprese

Ratificato l'accordo nazionale su un plafond

MAR 20, 2012 -

Napoli (askanews) – “C’è un problema grosso sul pagamento della pubblica amministrazione. Se alla stretta creditizia si aggiunge l’indisponibilità di liquidità dello Stato è una stretta mortale”. La stretta sul credito mette in difficoltà le imprese campane: Paolo Graziano, presidente dell’Unione Industriali di Napoli, lamenta in particolare il ritardo del settore pubblico. Difficoltà a cui cerca di far fronte la ratifica da parte di Unione degli Industriali e Banco di Napoli dell’accordo nazionale che prevede un plafond di 10 miliardi per le imprese, 800 milioni in Campania. L’intesa nazionale è la terza fase di un percorso che Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo hanno avviato dal 2009. Michele Di Gennaro è direttore dell’area Napoli e provincia del Banco di Napoli.”Sia il mondo bancario che le imprese dialogano per mettere a punto il miglior modo possibile per uscire dal momento di complessità che stiamo vivendo”. Un momento difficile testimoniato dall’intervento a palazzo Partanna dell’imprenditore Vincenzo Gentile.”Tra poco arriverà il Patto di stabilità, mi hanno detto di accelerare la produzione perchè tra poco non mi pagherà più nessuno, comuni regioni e province. Per fortuna lavoriamo in tutta Italia, c’è qualcuno che paga e qualcuno no, ma è sempre più difficile trovarlo”. L’obiettivo è il sostegno allo sviluppo delle piccole e medie imprese, in modo che non si sentano abbandonate.