Sì allo zucchero ai bambini: parola di esperto controcorrente

La lezione del professor Bier a cerimonia master Michele Ferrero

MAR 6, 2012 -

Torino, (askanews) – “About sugar my position which is not the politically correct position, is that sugar is just one of many other sources of calories or energy in food”. Il professor Dennis Bier sa bene che in un mondo che ha dichiarato guerra agli zuccheri la sua è una posizione politicamente scorretta. Ma che differenza c’è in termini di calorie tra una lattina di coca cola e un cucchiaio di olio? E’ rispondendo proprio a questa domanda che questo docente di pediatria del ‘Baylor College of Medicine’, in Texas, fa la sua arringa in difesa degli zuccheri. In realtà la sua più che un’arringa è stata una vera e propria lectio magistralis, tenuta a Torino in occasione della cerimonia di chiusura del Master in “Scienza e Tecnologia dell Alimentazione e Nutrizione Umana – Michele Ferrero”. Gli zuccheri a detta del professor Bier non vanno demonizzati.”Se una persona consuma cos tanto zucchero da diventare grasso questo non va bene, ma vale lo stesso per le persone che mangiano troppi grassi. Anzi i grassi, per esempio l’olio, contengono molte più calorie dello zucchero a parità di peso. Se uno consuma così tanto zucchero da non assumere poi gli elementi nutritivi di cui ha bisogno, è sbagliato. Ma non è lo zucchero in sè il problema: sono le abitudini alimentari quotidiane”.Insomma “una caloria è una caloria”, indipendentemente da quale macronutriente derivi. Oltretutto i neonati, spiega lo scienziato, nascono con i recettori del gusto quasi esclusivamente tarati sul dolce e il cervello preferisce il glucosio come fonte di energia. L’argomento è diventato subito oggetto di dibattito tra gli studenti del master organizzato dalla Ferrero, un master che come spiega il direttore Vincenzo Gerbi punta a formare esperti di alto livello in nutrizione e alimentazione.”Il master si pone l’obiettivo di fare alta formazione per studenti di laurea magistrale nell’ambito del sistema alimentare partendo dalla conoscenza degli alimenti”.Il master, giunto alla sua terza edizione, ha visto premiati con borse di studio i 12 studenti più meritevoli dell’anno accademico 2010-2011. In particolare ai due più bravi è andata una borsa di studio da 10.000 euro, mentre due premi da 5.000 euro sono stati assegnati alle tesi finali più interessanti.