Catania, “Vendesi bottega”: la crisi dei commercianti in centro

Affittuari chiedono una riduzione del 30 percento del canone

MAR 2, 2012 -

Catania, (askanews) – A Catania affitti troppo cari in tempo di crisi. Un grave segnale per il commercio catanese, dove nelle principali vie dello shopping cittadino, da via Etnea al Corso Italia, negli ultimi anni il 25 per cento delle attività commerciali ha chiuso o sta per chiudere. Nino Nicolosi, presidente della Fimaa (Federazione mediatori agenti d’affari) della Confcommercio, ha parlato del rischio di desertificazione per un’intera città:”Si sta anche creando una mancanza di appeal al commercio, perché se io vado in via Etnea e anziché trovare 130 negozi ne trovo 30 la mia passeggiata viene mutilata e non ho motivo di venire al centro”.Gli affittuari chiedono una riduzione del 30 per cento del canone pattuito, ma anche più attenzione alla gestione quotidiana della città:”Chiediamo che l’amministrazione ci venga incontro su delle cose che in una città normale, sono normali, da noi diventa un’eccezione avere una pulizia migliore, un’illuminazione migliore, e avere anche l’opportunità di avere una tassa sulle insegne un po’ inferiore”.Secondo Franz, Cannizzo, assessore alle attività produttive del Comune è possibile trovare soluzioni condivise:”Noi come amministrazione comunale confermiamo la nostra volontà di collaborare con i commercianti, proprio perché ormai il futuro del commercio a Catania si chiama centro commerciale naturale”.Davanti a un settore in crisi, penalizzato anche dalla presenza dei numerosi centri commerciali, l’obiettivo comune è restituire a Catania la sua vocazione commerciale.