Rimborsi sanitari “gonfiati” in Calabria, danni per 20 milioni

Gdf segnala 30 direttori generali e commissari straordinari

FEB 29, 2012 -

Catanzaro, (askanews) – Rimborsi gonfiati in favore di laboratori di analisi cliniche privati, per un danno erariale di 20 milioni di euro tra il 2007 e il 2010: 30 direttori generali e commissari straordinari delle aziende sanitarie provinciali calabresi sono stati segnalati dalla Guardia di finanza di Catanzaro alla magistratura contabile. I rimborsi sono stati effettuati applicando tariffari per le prestazioni diversi e molto superiori a quelli previsti per legge. Il colonnello Fabio Bianco.”Veniva applicato un tariffario errato, che prevedeva dei rimborsi ben superiori a quelli obbligatori stabiliti dalla legge. Veniva applicata male una normativa che prevedeva lo sconto da applicare sugli importi da pagare, che in sostanza non veniva applicato rispetto agli importi fatturati dai laboratori di analisi privati. I ticket anticipati dai contribuenti venivano trattenuti dai laboratori e in sede di liquidazione delle spettanze molto spesso ci si dimenticava di tenerne conto”.Gli sprechi in Regione ci sono ancora, dice, il procuratore della Repubblica presso la Corte dei Conti Cristina Astraldi, ma qualcosa sta cambiando.”Qualcosa si sta modificando proprio per l’attività svolta dalla Guardia di finanza: oltre a un’attività repressiva c’è anche una sorta di attività didattica”.L’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza è quella dove il danno erariale accertato dai finanzieri è maggiore: oltre 8 milioni e mezzo di euro.