Costa Concordia, un mese dopo il naufragio all’Isola del Giglio

I timori degli abitanti per la sorte del gigante arenato

FEB 10, 2012 -

Isola del Giglio, (askanews) – Da un mese la Costa Concordia giace a pochi metri dagli scogli dell’Isola del Giglio. Intorno alla nave i “corpi morti”, indispensabili per l’ancoraggio delle panne galleggianti di contenimento, ma è la stabilità del gigante addormentato che spaventa i soccorritori: in 3 settimane, la Costa Concordia si è spostata di circa 60 centimetri verso il mare aperto.Le difficili condizioni meteorologiche ancora non hanno premesso di iniziare le operazioni di pompaggio delle 2.200 tonnellate di carburante . Proprio il problema del rischio inquinamento preoccupa il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli.Gli abitanti dell’isola temono che la stagione turistica venga compromessa.Ancora non ci sono dettagli sulla tempistica per la rimozione del relitto, nonostante il presidente della Costa Crociere, Pierluigi Foschi abbia confermato l’intenzione dei portare via la Concordia.Intanto la Procura grossetana cerca di ricostruire cosa è accaduto la notte tra venerdì 13 e sabato 14 gennaio nelle acque dell’Isola del Giglio. Al comandante della Nave Schettino sono stati confermati gli arresti domiciliari.