Napoli, apre il Museo del giocattolo: un tuffo nel passato

Circa 900 pezzi esposti all'Università Suor Orsola Benincasa

DIC 21, 2011 -

Milano, (askanews) – Dalle bambole ai teatrini di marionette, dai robot ai soldatini, sino ai classici orsetti di pelouche: sono circa 900 i giocattoli in mostra al Museo del giocattolo di Napoli, parte di una collezione di 1.500 pezzi che è un viaggio nel tempo tra tipologie e materiali. Il museo sorge all’Università Suor Orsola Benincasa, dove un piano dell’edificio si trasforma in una stanza delle meraviglie. Vincenzo Capuano, collezionista da 20 anni, spiega come è nata l’idea: “Abbiamo pensato che Napoli avesse bisogno di un museo del giocattolo, così come le altre capitali europee”.Tra i giocattoli esposti ce n’è uno particolarmente caro al rettore del Suor Orsola Benincasa Lucio D’Alessandro: “Io ricordo che da ragazzo c’era un falegname amico di famiglia che costruì per me un Pinocchio snodabile, un oggetto rimasto per me indimenticabile”.A spiegare cos’è il giocattolo oggi è il professor Marino Niola: “I giocattoli che usavo da bambino erano auto e armature, oggi il gioco è smaterializzato, l’oggetto diventa piccolo. Però resta la distanza ludica tra bambino e oggetto, il giocattolo è sempre un modello ridotto del mondo”. Il Museo è dedicato al bambino zingaro Ernst Lossa, ucciso dai nazisti nel 1944 a 14 anni.