Manovra, pubblico impiego in sciopero: pensioni nel mirino

Si fermano insegnanti, medici e uffici postali

DIC 19, 2011 -

Roma, (askanews) – Lavoratori del pubblico impiego in sciopero contro la manovra del governo Monti, sotto accusa in particolare le pensioni: una giornata di protesta, proclamata dai sindacati Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa, che ha riguardato insegnanti, medici e infermieri, uffici postali. A piazza Montecitorio a Roma il presidio nazionale: Rossana Dettori, segretario generale Fp Cgil, spiega le ragioni della mobilitazione: “Non c’è sviluppo, non c’è lavoro perchè allungando l’età sino ai 70 anni i giovani non riusciranno mai a entrare nel lavoro, e nel lavoro pubblico è davvero pesante perchè io vorrei capire se un’infermiere a 70 anni è ancora in grado di garantire i diritti e l’assistenza dovuta ai cittadini”Tarek Kesh è delegato della Cgil per la salute nella Capitale: “I salari sono fermi al 2005, aumenta tutto, la pasta, il pane, la benzina, aumenta tutto non c’è niente”. Graziella Nascimbe è un’insegnante della scuola elementare: “Io dovrei rimanere nella scuola sino a 68 anni, ma io che posso garantire ai ragazzini? L’ultima riforma della scuola è solo una serie di tagli, noi ci troviamo in grossa difficoltà. Spesso mi chiedo se la scuola è ancora pubblica quando i genitori devono prendere scottex, sapone, risme, carta igienica”. I sindacati parlano di un’alta adesione allo sciopero, che comunque ha creato disagi.