Calcioscommesse, inchiesta Cremona: 17 arresti, anche Doni

Seconda tranche, combinavano partite in Italia e all'estero

DIC 19, 2011 -

Cremona, (askanews) – Una truffa che continuava dentro una rete ramificata a livello internazionale: 17 persone, compreso l’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni, sono state arrestate dalla polizia nell’ambito della seconda tranche dell’inchiesta sul calcioscommesse della Procura di Cremona. Destinatari dei provvedimenti 7 italiani, 7 slavi e 3 cittadini di Singapore, appartenenti a un’organizzazione dedita alla ‘combine’ di partite di calcio, che operava in Italia e all’estero. Gli indagati devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.Nel caso di Doni, già sospeso dall’attività agonistica per tre anni, secondo la Procura era in atto un “grave tentativo di inquinamento probatorio”: quando all’alba gli agenti della Squadra mobile si sono presentati per arrestarlo nella sua casa di Bergamo, Doni gli avrebbe aperto la porta ma, quando si è reso conto della situazione, avrebbe tentato di scappare. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi ci sono Carlo Gervasoni (calciatore del Piacenza, allo stato sospeso dall’attività agonistica), Filippo Carobbio (calciatore dello Spezia) e Luigi Sartor (ex calciatore di Parma, Vicenza, Inter e Roma). Le puntate sulle partite truccate venivano effettuate tramite siti Internet in Asia: in Italia sarebbero state alterate diverse partite del campionato di serie B anni 2009-2010 e 2010-2011.