Tentata estorsione e danneggiamenti, due arresti nel Vibonese

Noto imprenditore si ribella e denuncia i due estorsori

DIC 12, 2011 -

Vibo Valentia (askanews) – Un imprenditore vibonese vittima di continue minacce ha avuto il coraggio di ribellarsi e di denunciare i suoi estorsori. Così sono finiti in manette Antonio Campisi, 23 anni, e Nicola Vittorio Drommi di 22: noti alle forze dell’ordine, sono figli, rispettivamente, di Domenico Campisi e Salvatore Drommi, il primo ucciso in un agguato nel giugno scorso, il secondo scomparso per lupara bianca nel 2010. Secondo i Carabinieri di Nicotera, i due sono responsabili di tentata estorsione aggravata e continuata e di danneggiamento nei confronti del titolare dell’impresa per l’imbottigliamento di acqua minerale. Secondo l’accusa, i due vicini alla cosca dei Mancuso di Limbadi, hanno anche esploso una cinquantina di colpi di pistola contro l’abitazione e la sede dell’impresa della vittima.