Zagaria, Grasso: se la camorra dà lavoro difficile distruggerla

Boss sarà rinchiuso nel carcere di Novara in regime di 41 bis

DIC 8, 2011 -

Napoli, (askanews) – Il lavoro, lo sviluppo e i giovani come chiave per combattere la criminalità organizzata: così Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia, commenta l’arresto di Michele Zagaria, numero uno dei Casalesi preso a Casapesenna, in provincia di Caserta. Il giorno dopo la cattura del latitante, che lo stesso Grasso ha definito “un evento epocale”, si pensa al futuro, cioè a come sradicare la camorra dal territorio. Un obiettivo importante anche per il procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho: il clan avrà bisogno di tempo per riorganizzarsi, dovrà recuperare uomini e energie e soprattutto trovare un successore. Ora bisogna concentrarsi sulla bonifica sociale che, spiega Cafiero De Raho, “passa necessariamente per una qualificazione economica, imprenditoriale e politica, laddove per politica intendo l’organizzazione di sane amministrazioni locali”. Zagaria sarà rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Novara, in regime di 41 bis, come disposto dal ministro della Giustizia Paola Severino.