Camorra, gli affari, la politica e i Casalesi: 52 in manette

Richiesta d'arresto alla Camera per Cosentino, indagato Cesaro

DIC 6, 2011 -

Milano, (askanews) – Tutto ruotava intorno a Casal di Principe, regno indiscusso del clan dei Casalesi. Ed è da lì che sono partiti gli inquirenti per l’operazione “Il principe e la scheda ballerina” che ha portato all’arresto di 57 persone, 52 finite in carcere e 5 ai domiciliari, tutte legate in qualche modo alle fazioni degli Schiavone e dei Bidognetti.Tra loro nomi eccellenti come l’ex sottosegretario all’economia del governo Berlusconi, Nicola Cosentino, per il quale la magistratura ha chiesto l’autorizzazione all’arresto alla Camera. Bufera anche sul presidente della provincia di Napoli, Luigi Cesaro, che per ora figura solo come indagato: avrebbe accompagnato Cosentino presso una filiale Unicredit di Roma per sollecitare la banca a concedere un prestito ad alcuni imprenditori legati alla camorra.Dietro questa operazione si intrecciano tre diverse vicende: il controllo del voto per le elezioni del 2007 e del 2010, la gestione del ciclo del calcestruzzo e la costruzione del centro commerciale “Il principe” a Casal di Principe. Gli inquirenti ritengono che la matrice però sia una sola: il controllo delle attività politiche, economiche ed estorsive dell’Agro Aversano da parte dei Casalesi.