I segreti di Assassin’s Creed Revelations: parlano gli ideatori

Il videogioco punta sulla ricostruzione accurata dei luoghi

NOV 27, 2011 -

Scenari mozzafiato e atmosfere sospese. La combinazione fra azione, una storia complessa e la possibilità di esplorare città antiche è uno dei fattori che ha decretato il successo del videogioco Assassin’s Creed. Ora con il quarto titolo della serie “Revelations”, dopo città come Roma, Venezia, Firenze e Gerusalemme, a rivivere è la Istanbul del 16 secolo. Gli ideatori ancora una volta hanno puntato molto sull’ambientazione, come rivela Alex Amancio, direttore creativo.”Se si costruisce una città virtuale usando immagini, foto o mappe spesso diventa come un parco a tema, una sorta di caricatura artificiale del posto. Ecco perché noi abbiamo visitato la città davvero, perché anche se un luogo cambia nel tempo, l’atmosfera rimane immutata.”Alla realizzazione del videogioco hanno contribuito 400 persone in tutto il mondo, di nazionalità, cultura, religioni diverse. Il contrasto d’altronde, secondo Raphael Lacoste direttore artistico, è uno degli ingredienti che dà sapore al gioco.”Abbiamo quartieri con case di legno traballanti e monumenti enormi che svettano verso il cielo. Abbiamo i quartieri commerciali che rappresentano il commercio di spezie dell’epoca. Quindi c’è un grande contrasto di densità, colori, atmosfera. E’ stata la sfida più grande per noi, e io penso che l’abbiamo vinta”.