Napoli, degrado al posto del verde: così langue la Marinella

Area destinata a un parco, terra di immondizia e immigrati

NOV 22, 2011 -

Cumuli di immondizia, baracche e degrado al posto di 30mila metri quadri di verde: nella zona della Marinella, a Napoli, dove doveva sorgere un parco cittadino c’è una bidonville. Siamo nella zona compresa tra via Vespucci e piazza Duca degli Abruzzi, da un lato i bastioni aragonesi, dall’altro il mercato ittico, tra i cantieri navali e il traffico di chi entra ed esce dalla città. Quella del parco della Marinella è una storia iniziata nel 1998, con il primo progetto di riqualificazione dell’area: la scadenza prevista dei lavori, mai cominciati, è slittata nel corso degli anni. Nel mentre la Marinella è stata colonizzata dagli stranieri: i primi ad arrivare sono stati gli arabi, poi hanno lasciato campo libero agli africani, che hanno costruito le loro baracche. Gli ultimi arrivati sono i rom, che vivono raccogliendo ferro e rame e si contendono il controllo del territorio con gli africani.A nulla servono i blitz della polizia municipale: per una baracca demolita ne sorgono altre dieci. La situazione è sul punto di esplodere: topi, bagni maleodoranti creati nel terreno, rifiuti speciali e insetti, proprio di fronte all’ospedale Loreto Mare, uno dei principali della città, e al confine con l’ufficio immigrazione della Prefettura, che rilascia i permessi di soggiorno. Tra polemiche e denunce dei residenti i lavori restano fermi e una soluzione per la Marinella sembra molto lontana.