Una cricca di insospettabili che da decenni era al servizio della ‘ndrangheta. L’indagine della Guardia di finanza di Reggio Calabria ha portato all’arresto di 11 persone e al sequestro di beni per 50 milioni di euro, rivelando un intreccio fra ‘ndrine, massoneria, professionisti della “Reggio bene”. Tutti vicini alle potenti cosche Tegano-De Stefano, come spiega il procuratore capo di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone. Un ruolo particolare era quello di Giovanni Zumbo, commercialista vicino ai servizi segreti già agli arresti, che contemporaneamente collaborava con i magistrati e la criminalità organizzata. Da questo tipo di indagini, per il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Cosimo Di Gesù, arriva anche un messaggio positivo ai cittadini.Da file colonnello di gesù00.51 ci deve essere01.18 miglioreFra le quote di società sequestrate dalla Gdf ci sono anche quelle della Multiservizi, municipalizzata del Comune di Reggio Calabria.