Droga sul Monte Faito, le associazioni locali insorgono

Uso improprio del nome della cima solo perché conosciuta

NOV 18, 2011 -

Piantagioni di marijuana sul Monte Faito, contadini spodestati dai pusher. Questo genere di notizie di traffici sui monti Lattari circolano da alcuni giorni e stanno suscitando polemiche. La denuncia è partita da una dichiarazione riportata dalla stampa del sindaco di Gragnano, Annarita Patriarca “I contadini delle nostre terre sono stati minacciati dai clan. Prima qui si coltivava il grano, ora la droga”. Poi è tornato sull’argomento il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, “Ho lanciato l’allarme circa un anno fa – ha detto – e non si è ancora visto nessun risultato. La coltivazione della marijuana è un problema affrontato con interventi sporadici”. Le associazioni come “Monte aMare”, presieduta da Marika De Rosa insorgono. Il punto, spiegano è l’uso improprio del nome Faito, più conosciuto per fatti di cronaca come la scomparsa di Angela Celentano, quando in realtà le denunce della stampa fanno riferimento ad altre cime della dei monti Lattari. In generale, dunque, il problema del degrado c’è e resta, e questa è un’emergenza su cui sembrano trovarsi tutti d’accordo.