L’addio di Berlusconi sulle prime pagine dei quotidiani

Tra cronaca e opinione, la "battaglia" sulla carta stampata

NOV 13, 2011 -

Le dimissioni di Berlusconi, da qualunque punto di vista le si consideri, rappresentano un momento importante della recente storia del nostro Paese, e come tale viene raccontato sulle prime pagine dei quotidiani di questa domenica 13 novembre 2011. Il Corriere della Sera sceglie un titolo a nove colonne ispirato alla sobrietà, con un editoriale di Angelo Panebianco che avverte sulla perdurante difficoltà della situazione. Più schierata, in qualche modo, l’apertura de La Repubblica, che sottolinea la festa in piazza e lascia all’autorevole firma di Scalfari il ritratto di Mario Monti. Il Sole24Ore punta sul sì condizionato a Monti e presenta i commenti di Giuliano Amato, Luigi Zingales e Guido Rossi. Grande immagine di piazza del Quirinale, invece su La Stampa, con un editoriale ottimista di Bill Emmott sull’Italia che può farcela. Grandi titoli schierati, come era prevedibile, sui giornali di sinistra: L’Unità mette in prima un tricolore e titola “La Liberazione”, Il Manifesto recita “Mai più”, mentre il Fatto Quotidiano, lancia un messaggio inequivocabile a tutta pagina. Inesorabile anche il giudizio de La Padania, che conferma l’opposizione della Lega all’ipotesi di governo Monti, mentre i giornali più vicini a Berlusconi attaccano il premier in pectore. Libero punta sulle tasse che, secondo Feltri, Monti porterebbe con sé, mentre Il Giornale di Sallusti lo definisce “precario” e sottolinea il ritorno dei “professionisti dell’odio” contro il cavaliere.