Chiedono pizzo a commercianti di Trapani ed Erice: otto arresti

Denaro e favori in cambio di "protezione"

OTT 22, 2011 -

Taglieggiavano i commercianti di Trapani e Erice, chiedendo denaro o l’esecuzione gratuita di lavori in cambio di protezione. La polizia di Trapani ha arrestato otto pregiudicati, cinque sono finiti in carcere e tre ai domiciliari, quasi tutti del quartiere San Giuliano di Erice, a conclusione delle indagini condotte in collaborazione con il Reparto Prevenzione Crimine di Palermo. Tra le vittime del racket ci sono un ristoratore, il titolare di un’impresa artigiana, alcuni gestori di sale scommesse, un noleggiatore d’auto e un distributore di apparecchi elettronici da intrattenimento: erano costretti sotto minaccia a versare circa 500 euro al mese, dare auto a noleggio gratis e libero accesso alle sale scommesse ai taglieggiatori. Nel corso dell’indagine la polizia ha trovato anche una partita di eroina da 1,3 chili, comprata con i proventi delle estorsioni e destinata al mercato trapanese.