Reggio Calabria, sequestro da 6-7 milioni ai fratelli Tallura

Fabbriche e terreni dei due imprenditori vicini alla cosca Cordì

OTT 13, 2011 -

Immobili, fabbriche, terreni e libretti postali, ma anche 19 automezzi e vetture di grossa cilindrata per un valore complessivo di 6-7 milioni di euro: sono i beni sequestrati dalla polizia di Reggio Calabria ai fratelli Antonio e Francesco Tallura, imprenditori del settore edile considerati contigui alla cosca Cordì di Locri, alle mogli e a un terzo uomo, già deceduto. Gli agenti del commissariato di Siderno e della Divisione Anticrimine della Questura di Reggio Calabria hanno eseguito un decreto di sequestro depositato il 6 ottobre scorso a carico dei cinque. I fratelli Tallura sono stati condannati a quattro anni e quattro mesi di reclusione perchè accusati di aver favorito la Cosca Cordì nei lavori per la costruzione della scuola “Maresca” di Locri, con gravi pericoli per la messa in sicurezza dell’edificio: una condanna dalla quale è stata esclusa però l’aggravante mafiosa. Per il tribubale di Reggio Calabria sussistono gli indizi di colpevolezza a loro carico, e ha emesso il provvedimento di sequestro eseguito dalla polizia.