Capri, aperture “tagliate” agli scavi: turisti delusi

Giorni di visita ridotti per i tagli a bilancio e personale

OTT 6, 2011 -

La Soprintendenza taglia investimenti e personale così i siti archeologici di Capri sono costretti a chiudere. Villa Jovis, la dimora da cui l’imperatore Tiberio dominò l’impero romano per 11 anni, ad esempio, adesso è off-limits per i turisti il martedì e il mercoledì. “Un controsenso”, spiega Antonio D Urso presidente locale dell’associazione Pro Natura, che si occupa della gestione del sito. Lungo i sentieri, peraltro poco agevoli, che s’inerpicano sul monte Tiberio fino alla Villa, alcuni cartelli, in italiano e in inglese, avvisano i turisti dei nuovi orari d’apertura ma non tutti vi prestano attenzione e capita che, dopo faticose passeggiate, si trovano davanti i cancelli sbarrati.Una cosa simile accade anche sul versante opposto dell’isola, ad Anacapri, dove villa Damecuta è stata del tutto chiusa al pubblico, in questo caso anche a causa di atti vandalici . L amministrazione comunale di Anacapri, ora, punta ad acquisire il sito e sta già lavorando a un progetto che possa portare in tempi rapidi alla riapertura.