Palermo, malasanità a clinica Latteri: Regione manda ispettori

Per risparmiare i medici non davano farmaci ai malati di cancro

OTT 4, 2011 -

La regione Sicilia disporrà un’ispezione sulla clinica privata Latteri di Palermo, dove, stando ad alcune intercettazioni ambientali, alcuni medici, per risparmiare, avrebbero deliberatamente evitato la somministrazione di farmaci ai malati terminali di tumore.L’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo ha fatto sapere di aver avviato le procedure per accedere agli atti d’indagine della Procura di Palermo sulla clinica. “Dobbiamo vederci chiaro – ha detto – se i fatti fossero confermati devono essere giudicati indecenti e inqualificabili. Questa storia non ha nulla a che fare con la riforma della Sanità, ma solo con la violazione dei più elementari principi etici e getta discredito e sfiducia sui tanti operatori corretti del mondo della sanità”. La “clinica degli orrori” è finita nel mirino della magistratura per una presunta truffa legata ai malati di cancro, in seguito al decreto che riduceva i rimborsi sanitari regionali. Dalle intercettazioni è emerso che la responsabile della clinica chiedeva espressamente ai suoi collaboratori di non somministrare ai pazienti in “day service” il Tad, un disintossicante che si usa dopo la chemioterapia, perché troppo costoso rispetto ai rimborsi ricevuti.