A Bagheria la villa della mafia diventa un polo sanitario

Accordo tra Sicilia ed Emilia Romagna, Errani: l'Italia è una

OTT 4, 2011 -

Era stata una fabbrica di soldi sporchi per la mafia, villa Santa Teresa a Bagheria, nel Palermitano, clinica privata confiscata al re Mida della Sanità siciliana, Michele Aiello, legato a Bernando Provenzano. Ora, grazie a un accordo tra Regione siciliana ed Emilia-Romagna e una convenzione con Istituto Rizzoli di Bologna, diventa un polo ortopedico d’eccellenza con 80 posti letto e attrezzature all’avanguardia che darà lavoro a oltre 150 persone. Alla presentazione della nuova struttura sanitaria erano presenti i vertici del Rizzoli e naturalmente i governatori della Sicilia, Raffaele Lombardo e dell’Emilia Romagna, Vasco Errani.Nel nuovo polo ortopedico le visite potranno essere già prenotate dal 5 ottobre mentre la struttura sarà pienamente operativa dal primo febbraio 2012. A aprile invece saranno attive anche le sale operatorie. Entro il prossimo anno, accanto all’ortopedia generale e alla medicina fisica e riabilitativa verrà creato anche un reparto dui chirurgia ortopedico-oncologica.