Processo Meredith, ressa di giornalisti per la sentenza

Corrispondenti da tutto il mondo a Perugia per Amanda

OTT 3, 2011 -

Fin dalle prime ore del mattino i giornalisti di tutto il mondo si sono appostati fuori dalla Corte d’Appello di Perugia per raccontare l’ultima, drammatica, giornata del processo d’appello per l’omicidio di Meredith Kercher. Inglese la vittima e americana una degli imputati, l’enigmatica Amanda Knox, e dunque l’attenzione internazionale su un caso di cronaca italiana è da mesi altissima. E culminerà, si prevede nella tarda serata di lunedì, con la sentenza per Amanda e Raffaele Sollecito, in primo grado condannati rispettivamente a 26 e 25 anni di reclusione. Fuori dal tribunale, dove la lingua più parlata non è l’italiano bensì l’inglese, le telecamere e le stazioni mobili per le dirette televisive formano un vero e proprio muro, che anche il padre di Amanda deve faticare per oltrepassare. I perugini si dividono tra chi desidera entrare come pubblico in tribunale e coloro che tentano di non perdere le proprie abitudini quotidiane, come una coppia di sportivi che fa jogging proprio davanti all’assise.L’attesa per la sentenza, comunque, è tanta e quando arriverà la sua eco sarà certamente globale.