Lampedusa, rubato motopesca… E si pensa a una fuga di migranti

I pescatori non parlano, ma il proprietario accusa i tunisini

SET 24, 2011 -

Non hanno tanta voglia di parlare i pescatori di Lampedusa, dove è stato rubato “Italia Nuova”, un piccolo motopeschereccio ormeggiato a poche centinaia di metri di distanza dal molo Favaloro, teatro in questi mesi di decine di sbarchi di immigrati. Passeggiando per il porto si sentono i rumori di tutti i giorni, ma nessuna voce degli abitanti. In paese molti ipotizzano che a far sparire la barca sia stato un gruppo di tunisini sfuggito ai trasferimenti di questi giorni, per allontanarsi in modo autonomo dall’isola. Se per molti la matrice tunisina del furto è un dubbio, per il proprietario della barca di dieci metri, Salvatore Maggiore, questa pista è una “certezza”. A convincere l’uomo, che tra le altre cose lamenta come sull’imbarcazione fosse stato montato da poco un motore da 30 mila euro, sarebbe il fatto che in trent’anni è la prima volta che sparisce un’imbarcazione, circostanza confermata anche da altri pescatori del pontile. Per accertare le responsabilità, i carabinieri dell’isola hanno avviato le indagini.