In Campania l’inflazione più bassa mette in crisi l’alimentare

Le famiglie risparmiano ma l'economia stagna e i consumi calano

AGO 22, 2011 -

I consumi calano, l’economia locale stagna e i prezzi dei prodotti crescono meno che nelle altre regioni mandando in tilt settori come l’alimentare, stretto nella morsa di crisi e concorrenza. Le difficoltà in Campania vengono fotografate dagli ultimi dati Istat: a luglio 2011 l’inflazione è salita del 2,3% è l’aumento più basso in Italia. I prodotti che hanno mantenuto i prezzi più stabili sono soprattutto frutta e verdura, settore in forte crisi e in cui i prezzi sono tenuti ancora più bassi dalla concorrenza dei supermercati fra promozioni e sconti. Buone notizie per le famiglie che al supermercato non dovranno fare i conti con grossi rincari; in realtà però questi dati vanno poi sommati al tasso di disoccupazione al 15%, al 23% dei nuclei familiari costretti a vivere con meno di 992 euro al mese: numeri che parlano della difficoltà di ricominciare a spendere per rimettere in moto l’economia della Regione e in generale del Paese.