Lampedusa, vita da immigrati nel Cie: panni stesi alle recinzioni

Save the Children denuncia: accoglienza minori inadeguata

AGO 18, 2011 -

Panni stesi ad asciugare al sole, con le grate di protezione che fanno da stendino. Momenti di vita quotidiana all’interno del Centro di identificazione e espulsione di Lampedusa, che ospita gli immigrati arrivati sull’isola in attesa del trasferimento. Gli ospiti si arrangiano come possono: stendono i panni alla finestra, si radunano negli spazi comuni per cercare un po’ di ombra sotto gli alberi. Dopo la partenza di 1.100 migranti a bordo della nave Moby Fantasy, come previsto dal Piano di accoglienza nazionale, a Lampedusa ne restano poco meno di 500, tra cui 160 cittadini tunisini e di altri Paesi del Maghreb che non rientrano nel Piano e che per motivi di pubblica sicurezza non possono essere accolti in spazi comuni con gli altri. Save the Children intanto lancia l’allarme sull’accoglienza riservata ai minorenni: condizioni inadeguate a causa di sovraffollamento, promiscuità tra minori e adulti e inadeguate condizioni igieniche. Dall’inizio dell’emergenza a Lampedusa sono arrivati 2.200 minori.