Riciclaggio, Pignatone: le banche trattavano con i criminali

Gratteri: era necessario impedire che monetizzassero il titolo

AGO 2, 2011 -

Erano molte le banche italiane ed estere, tra cui lo Ior, la banca vaticana, contattate dall’organizzazione criminale, sgominata dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria, per monetizzare il certificato di deposito da 870 milioni di dollari emesso dal Credit Suisse nel ’61 e intestato al dittatore indonesiano Sukarno. Un particolare che, secondo il procuratore della Dda di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone fa riflettere sul grado di penetrazione degli esponenti dell’organizzazione nel sistema bancario internazionale. I criminali avevano creato una falsa documentazione che attestava la provenienza del titolo; un monsignore lo avrebbe ricevuto da Sukarno come ricompensa per avergli salvato la vita durante una rivolta. Non si è ancora del tutto certi, invece che il titolo sia falso. Per questo era necessario per gli inquirenti entrarne in possesso al più presto per evitare che fosse incassato, come ha spiegato il procuratore aggiunto di reggio calabria, Nicola Gratteri. Lo scenario emerso dalle indagini è allarmante e presenta una criminalità molto ben ramificata e in grado di investire risorse ingenti.