‘Ndrangheta, confiscati due noti locali romani

Cafè de Paris" e "George's", già oggetto di sequestro

LUG 25, 2011 -

Ci sono anche due storici locali romani, il “Cafè de Paris” e il ristorante “George’s” tra i beni confiscati alla ‘ndrangheta, in particolare alla cosca Alvaro di Sinopoli, dai finanzieri del G.I.C.O. di Reggio Calabria, in collaborazione lo S.C.I.C.O. di Roma. In tutto i finanzieri hanno confiscato 15 tra imprese e ditte individuali che operano nel settore dei servizi e della ristorazione, 4 immobili di pregio, 3 autovetture di lusso oltre a rapporti bancari, postali, assicurativi e contanti per un valore complessivo di 200 milioni di euro.I due locali erano già stati colpiti da un decreto di sequestro anticipato emesso dal Tribunale di Reggio Calabria ed eseguito il 22 luglio del 2009 nell’ambito dell’operazione “Rilancio”, partita nel 2007. Operazione che ha fatto luce sui traffici di una costola laziale della cosca Alvaro, originaria dei comuni reggini di Sinopoli e Cosoleto, dedita al riciclaggio dei capitali illeciti attraverso l’acquisizione di attività commerciali su Roma. Nel 2009 fu sequestrato l’intero patrimonio immobiliare di Vincenzo Alvaro, figlio dell’83enne Nicola, detto “Beccauso”, capocosca del “Locale” di Cosoleto, tra cui appunto il caffè e il ristorante.