Con queste parole Francesco Maresca, avvocato della famiglia Kercher ha commentato la perizia degli esperti Carla Vecchiotti e Stefano Conti, dell’Università La Sapienza di Roma che hanno escluso la presenza di sangue sul gancetto del reggiseno e sul coltello che si ritiene essere stato usato come arma per uccidere la giovane Meredith, la notte tra l’1 e il 2 novembre del 2007. Per l’omicidio sono imputati la studentessa americana Amanda Knox e il fidanzato dell’epoca, Raffaele Sollecito condannati in primo grado rispettivamente a 26 e 25 anni di carcere. In aula è stato mostrato un video per dimostrare la presunta impurità dei guanti utilizzati dalla scientifica per raccogliere le prove sulla scena del delitto che sarebbe stata, dunque, contaminata. Per la madre di Amanda, Edda Mellas sembra aprirsi uno spiraglio di fiducia, “anche se – dice – la strada è ancora lunga e Amanda è ancora in carcere”.”E’ stata una piccola sorpresa – ha dichiarato – è bello aver visto qualcosa di cui si era parlato nel primo processo ma entrarci dentro in dettaglio riguardo alla raccolta delle prove, penso che sia una ottima cosa almeno per quanto io ne possa capire”.