Palermo a rischio emergenza rifiuti, Amia in agitazione

Assemblee durante i turni di lavoro dopo no a piano salvataggio

LUG 20, 2011 -

Palermo a rischio emergenza rifiuti. Dopo il rallentamento delle operazioni di raccolta dei giorni scorsi, le sigle sindacali dell’Amia, l’azienda che si occupa di raccogliere e gestire i rifiuti nel capoluogo siciliano, sono in stato di agitazione e hanno avviato assemblee di un’ora durante ciascuno dei tre turni di lavoro. La decisione dei sindacati, che si protrarrà fino al 22 luglio, arriva dopo il rifiuto del Comune di adeguare il contratto con l’azienda, da tempo commissariata: no allo stanziamento dei 20 milioni di euro necessari a sostenere il piano di salvataggio avviato dai commissari.Con una lettera aperta rivolta ai cittadini l’Amia ha chiesto scusa per i disagi derivanti da “eventuali rallentamenti o disservizi”, spiegando che l’azienda assolve “a un obbligo di carattere contrattuale, che porti a conclusione l’iter per la sottoscrizione del rinnovo”. La Fit Cisl Ambiente assicura che i lavoratori saranno informati delle vicende aziendali, a partire da quella relativa al contratto di servizio ancora non adeguato e alle dichiarazioni dei commissari. “Ci riserviamo – dice – la possibilità di proseguire con un’altra serie di assemblee sulla condizione economica e finanziaria dell’azienda”.