Ai piedi Vesuvio Slow food coniuga legalità e difesa territorio

Per i suoi 25 anni iniziative nei luoghi confiscati a camorra

GIU 19, 2011 -

Ai piedi del Vesuvio Slow food si coniuga con legalità. Per festeggiare i suoi 25 anni, infatti, l’associazione fondata da Carlin Petrini ha scelto i beni confiscati alla camorra nei comuni di Ottaviano e Boscoreale come palcoscenico ideale per riappropriarsi del territorio e dei suoi frutti. Alberto Capasso, fiduciario della condotta Slow Food Vesuvio.Al centro delle iniziative della condotta Slow Food Vesuvio il recupero di una tradizione agricolo-gastronomica che rispetti la terra e il lavoro dell’uomo.Tra i progetti dell’ente no profit a favore del territorio ci sono percorsi formativi per gli studenti come gli “Orti in Condotta” e promozione dei presidi dei prodotti locali come il pomodorino del piennolo e i vigneti doc dell’area.