La stampante 3D esce dagli uffici e arriva in cucina

Nuova frontiera della tecnologia

GIU 8, 2011 -

Dalla medicina alla cucina, le stampanti 3D entrano nella vita quotidiana: un tempo patrimonio esclusivo di case automobilistiche e compagnie aerospaziali, anche per i costi elevati, ora servono ai medici per “stampare” modelli di organi e ai cuochi per disegnare il cibo del futuro.”Fabbrichiamo stampanti 3D da 25 anni: ora il tentativo è arrivare a un livello consumer e rendere la stampa 3D accessibile al mercato di massa” spiega Rajeev Kulkarni, vice presidente di Global Engineering, 3D Systems. Funziona così: si crea un’immagine tridimensionale con un software specifico, questa viene trasmessa a una stampante che, anzichè usare l’inchiosto, usa una sostanza liquida per formare l’oggetto. Hp lavora a una linea con prodotti dai mille euro in su.”La stampante 3D si può tenere in casa per creare piccoli oggetti – spiega il caporedattore di CrunchGear – come un giocattolo per i figli”. Secondo alcune ricerche il valore del mercato delle stampanti 3D raggiungerà 5,2 miliardi di dollari nel 2020.