Bin Laden, Brauchli: non serve ai media pubblicare foto cadavere

Il direttore del Washington Post a Bagnaia

MAG 13, 2011 -

Osama bin Laden è morto e pubblicare le foto che lo ritraggono, di cui si è tanto discusso, non serve a nulla, ma anzi potrebbe dare fuoco alle polveri: la pensa così il direttore del Washington Post Marcus Brauchli, a Borgo la Bagnaia, nel Senese, per il convegno dell’Osservatorio dei giovani editori. La morte del numero uno di al Qaida è il primo spunto di una conversazione che spazia dai new media alla politica italiana.”Non credo ci siano molti dubbi che bin Laden sia morto, penso che sia il governo degli Stati Uniti sia i rappresentati di al Qaida l’abbiano riconosciuto, è improbabile che non sia vero”.”Non credo sia una questione di libertà, nè che sia imperativo pubblicare le foto. I governi decidono cosa rendere pubblico e cosa no”.”E’ nel pieno diritto della stampa cercare quelle foto, e in quello del governo decidere se debbano restare private. Non penso si debba fare una battaglia per vederle pubblicate”.”L’emergere di nuove forme di media, in particolare i social media, sta trasformando il modo in cui i cittadini interagiscono con i loro governi in tutto il mondo. una sfida per tutti noi, perchè dobbiamo trovare modi alternativi di attirare l’attenzione del pubblico”.”La sfida è assicurare ai lettori informazioni verificate, adatte al contesto, reali e che illustrino il tema sotto ogni punto di vista”.Per quanto riguarda il confronto con la realtà italiana, e in particolare la politica, il direttore si dice impreparato.”Non sono preparato per parlare della politica italiana, non vivo qui” conclude.