Francesco Galanzino è un padre, un imprenditore ma soprattutto un corridore. Ha affrontato gare in Niger, Mauritania, fra le Piramidi, al Polo Nord, ma la sfida più estrema l’ha appena conclusa: “Namibia desert challenge”, una corsa di 220 chilometri in 5 giorni a temperature oltre 45 gradi. Una gara estrema che non ha avuto come scopo solo spingersi oltre i propri limiti, ma portare un messaggio a nome di Greenpeace: No al nucleare. Galanzino ha anche tenuto un blog durante la corsa “E’ stata la mia peggiore gara dal punto di vista atletico – ha scritto nel suo ultimo post – ma ho imparato a tenere duro ed a soffrire. Grazie a tutti”