Il premier in aula per Mediatrade: Io il più imputato dell’universo

Il premier è entrato in auto da un ingresso secondario, vietato l'accesso al settimo piano del palazzo di Giustizia

MAR 28, 2011 -

Milano, 28 marzo (askanews) Il processo Mediatrade “rientra come quelli precedenti in un tentativo che viene fatto per cercare di eliminare il maggiore ostacolo che la sinistra ha nella conquista del potere. Sono accuse infondate e ridicole”. Lo ha detto il premier, Silvio Berlusconi, a Mattino 5 a proposito del processo Mediatrade che riprende oggi a Milano aggiungendo di essere “l’uomo più imputato della storia”. Vietato l’accesso al settimo piano del tribunale di Milano dove di svolge l’udienza preliminare sui diritti tv che vede imputato il Cavaliere di frode fiscale e appropriazione indebita. I giornalisti non possono accedere al corridoio che porta all’aula 9. Anche all’ingresso del palazzo di giustizia i controlli sono più accurati, non possono entrare telecamere e macchine fotografiche. Il premier è entrato in Tribunale in auto passando dall’ingresso secondario di via Freguglia, una folla di sostenitori lo ha applaudito e incitato. L’accusa “infondata” del processo Mediatrade viene mossa, secondo Berlusconi, perché “bisogna continuare a tenere sotto una spada di Damocle giudiziaria e mediatica il nemico ideologico politico che è Silvio Berlusconi, l’ostacolo che impedisce alla sinistra di arrivare al potere. Il comunismo in Italia non si è mai arreso e mai cambiato: c’è chi ancora usa il codice penale come strumento di lotta idelogica” e “pensa che la magistratura possa usare qualsiasi mezzo per annientare l’avversario che è vittorioso alle elezioni e forte del consenso popolare”. “Io sono l’uomo più imputato dell’universo e della storia – ha detto quindi il premier – ci sono state 2 mila 564 le udienze contro di me e contro il mio gruppo” esclusa quella di stamani e “sono più di mille i magistrati che si sono occupati di me senza successo. E continuano, sapendo bene di non poter arrivare a condanna, ma mettendomi sui giornali di tutto il mondo e gettando fango su di me e sulle mie aziende facendomi perdere un sacco di tempo e di soldi”. “I fatti di questo processo risalgono a 15 anni fa. Si tratta – ha ricordato Berlusconi – dell’acquisto da parte di Mediaset di film e telefilm che invece di essere fatti direttamente dalla Paramount passavano attraverso un imprenditore americano che aveva ottimi rapporti con la Paramount e con il suo presidente e che quindi aveva avuto un esclusiva per l’Europa”.