Napoli, via le multe in cambio di voti. Vigili urbani nei guai

Compravendita scoperta con una inchiesta interna polizia locale

MAR 2, 2011 -

Ufficiali, agenti, addirittura qualche sindacalista: sono almeno 10 i vigili urbani corrotti di Napoli che avrebbero offerto impunità ad alcuni cittadini in cambio di voti per il loro candidato preferito alle prossime amministrative. Una preferenza e via la multa, ma la compravendita di voti è stata stroncata da un’inchiesta interna della polizia locale partenopea, guidata dal generale Luigi Sementa che ha ricostruito i dettagli della vicenda.Dall’indagine è emerso che la “macchina del consenso” messa in moto dai vigili corretti poteva contare su un pacchetto di almeno 250 voti certi per il loro candidato. Si tratterebbe per lo più di commercianti con l’acqua alla gola per il periodo di crisi e quindi più vulnerabili alle richieste dei caschi bianchi. Ma qualcuno non ha esitato a denunciare tutto. I nomi dei responsabili, immediatamente oggetto di provvedimenti interni come trasferimenti e cambi d’incarico, sono stati segnalati all’autorità giudiziaria che ha aperto un’inchiesta.