Punisce alunno e gli fa scrivere “Sono deficiente”, condannata

Un anno di carcere per una prof di Palermo, pena condonata

FEB 17, 2011 -

Scrivere cento volte sul quaderno la frase “Sono un deficiente”: è la punizione inflitta da un’insegnante della scuola media “Silvio Boccone” di Palermo a un alunno di 11 anni, responsabile di un atto di bullismo nei confronti di un compagno. Una misura severa, che risale al 2006, e che alla professoressa di 59 anni è costata la condanna a un anno di carcere con pena sospesa e condono, per abuso di mezzi di correzione. La vicenda finì in tribunale perchè gli psicologi dell’azienda sanitaria, alla quale il ragazzino si era rivolto perchè traumatizzato, si rivolsero alla Procura. La professoressa aveva reagito in modo energico all’atto dell’alunno e di due compagni, che impedivano l’accesso al bagno a un coetaneo accusandolo di essere “una femminuccia, un gay”. Assolta in primo grado, la docente è stata condannata in appello a una pena maggiore delle richieste dell’accusa: gli avvocati ricorreranno in Cassazione.