Roscigno e Romagnano, viaggio nei paesi fantasma del Salernitano

Case e strade dissestate in due borghi abbandonati dall'uomo

GEN 29, 2011 -

Muri a secco, portoni di legno sbiaditi dal sole, un dedalo di viuzze sospese nel tempo dove gli umani hanno lasciato il posto ad altre forme di vita. Siamo a Roscigno Vecchia un paesino sui monti Alburni nel salernitano dove stando all’ultimo censimento vivono solo quattro persone. Gli altri hanno tutti abbandonato questo borgo medioevale all’inizio del secolo scorso quando il genio civile dispose lo sgombero per timore di frane. Roscigno, che prende il suo nome da usignolo, è solo uno dei paesini fantasma che costellano il territorio nazionale e di cui la Campania ha numerosi esempi. A pochi chilometri, infatti, al confine con la Basilicata c’è Romagnano al Monte, che conta molti più calcinacci che abitanti. L’ultimo terremoto del 1980 ha costretto la popolazione ad abbandonare il borgo e a trasferirsi nella città nuova ricostruita a due chilometri di distanza in Località Ariola. Così la vita si è fermata a Romagnano al Monte, trasformando la città in una manciata di case abbandonate e strade dissestate. Ma il borgo resiste arroccato su un vertiginoso picco collinare a 650 metri dal livello del mare e prova a difendere la propria storia dall’oblio del tempo.